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fare un minestrone
Bentornato e buon Mercoledì :-)
L'articolo di oggi è lunghetto, pertanto ti consiglio vivamente di stamparlo oppure scaricarlo sul tuo Tablet/Smartphone così da poterlo leggere con calma perché sarà veramente pieno di contenuti ;-)
 
Oggi continuerò il tema che sta appassionando i lettori dalla scorsa settimana: OGNI SETTIMANA ILLUSTRERÒ UNO DEGLI OTTO PRINCIPI DI BASE NECESSARI per diventare un RICERCATORE OLISTICO (ma come vedremo sono gli stessi principi mentali che è necessario apprendere per diventare RICERCATORI SERI in qualsiasi campo).
 
L'attività del RICERCATORE si divide in due parti fondamentali: Una prima parte è costituita dallo studiare la particolare materia oggetto del TUO personale interesse.
Nel caso di MATERIE OLISTICHE (dal greco OLÒS =TOTALITÀ), devi mettere insieme materie mediche, psicologiche, meditative, nutrizionistiche, psico-motorie.
Una seconda parte, secondo me fondamentale, è costituita dallo studiare quello che viene chiamato APPROCCIO COGNITIVO.
 
visione olisticaL'APPROCCIO COGNITIVO altro non è che l'insieme delle PRASSI MENTALI che INCONSCIAMENTE METTI IN ATTO nel momento in cui VUOI RISOLVERE UN DETERMINATO PROBLEMA.
 
Capisci bene che lo studio dell'APPROCCIO COGNITIVO E DEI RELATIVI ERRORI (COGNITIVI), sia una materia a sé stante, assolutamente indipendente dalla materia specifica che vuoi studiare.
Non solo è uno studio INDIPENDENTE, ma anche ASSOLUTAMENTE NECESSARIO in moltissimi settori di ricerca.
Per esempio lo studio degli APPROCCI COGNITIVI viene inserito anche NELL'INFORMATICA E NELLO STUDIO DELLE INTERFACCE GRAFICHE DEI COMPUTER.
 
LO STUDIO DELLA PRASSI COGNITIVA SI SITUA A METÀ TRA UNA DISCIPLINA PRETTAMENTE PSICOLOGICA E UNA FILOSOFICA.
 
Non si può fare RICERCA SCIENTIFICA SENZA AVER STUDIATO COME LA MENTE UMANA APPROCCIA AI PROBLEMI E DECIDE DI METTERE IN EVIDENZA DETERMINATI ASPETTI DI UN FENOMENO PIUTTOSTO CHE ALTRI.
 
Eppure trovo assurdo che praticamente nessun sedicente RICERCATORE OLISTICO sia a conoscenza di questa materia!
Quando ne parlo in giro le persone che si autoproclamano RICERCATORI SPIRITUALI O OLISTICI (o spesso anche Esoterici, che dovrebbero essere quelli con la cultura più vasta), sgranano gli occhi e fanno fatica a comprendere che la nostra mente segua delle regole abbastanza fisse nel compiere determinati errori di valutazione.
Ritengo invece che, per essere RICERCATORI OLISTICI SERI, la prima cosa che bisogna conoscere SIANO I MECCANISMI INTRINSECI PRESENTI NELLA NOSTRA MENTE!
 
Mi rendo conto che oggi il termine OLISMO sia molto abusato, perché purtroppo viene associato a pratiche di stampo prettamente NEWAGE, in realtà la VISIONE OLISTICA dell'UOMO deriva direttamente dall'approccio medico dell'antica GRECIA; sebbene oggi si possano trovare TERAPEUTI OLISTICI che parlano di meditazione e spiritualità, ciò che dovresti ereditare dall'approccio greco classico è quella particolare visione dell'uomo che lo considera UNA UNITÀ, UN TUTT'UNO in cui varie parti e sistemi costituenti comunicano fra loro.
Quindi non ci saranno parti isolabili, che è possibile separare e studiare senza tener conto della comunicazione di tutto il corpo, non ci sarà un corpo e una mente separati, che possono ammalarsi indipendentemente fra loro, ma esisterà un corpo umano UNITARIO che può essere considerato costituito da un insieme di SISTEMI E APPARATI DIFFERENTI, MA CHE INTERAGISCONO CONTINUAMENTE FRA LORO IN SINERGIA E MUTUA ASSISTENZA.
 
Pensiamo ad esempio alla moderna OSTEOPATIA, nata i primissimi anni del 1900 e diffusasi grazie alla grande intuizione del medico americano Andrew Taylor Still, che unisce lo studio approfondito dell'anatomia umana proprio con la concezione filosofica olistica dell'uomo.
Andrew Still affermava continuamente che <<L'anatomia è da considerarsi l'alfa e l'omega, l'inizio e la fine di tutte le forme e delle leggi che danno vita al corpo umano>>.
 
La conoscenza approfondita che l'Osteopatia possiede del corpo umano e della sua biomeccanica, ed i suoi avanzati metodi diagnostici e terapeutici esclusivamente manuali, ne fanno una delle più valide discipline, ancora oggi, dell'arte di guarire.
La grande capacità di osservazione di Andrew Still gli permise di identificare 3 Macro Sistemi che agiscono continuamente per regolare la condizione di OMEOSTASI INTERNA degli esseri umani.
 
osteopatia olisticaQuesti 3 MACRO SISTEMI sono il SISTEMA CRANIO-SACRALE, IL SISTEMA OSTEO-ARTICOLARE, e IL SISTEMA NERVOSO-VISCERALE.
 
La VITALITÀ, cioè la capacità insita in ogni corpo che lo conduce alla guarigione, varia da persona a persona.
Vari sono i fattori che entrano in gioco, incluso se vi sono dei traumi precedenti, altre malattie in atto, costumi alimentari, costituzione genetica, stress emozionali etc.
 
Per questo motivo QUALSIASI SIA IL TIPO DI CONDIZIONE PATOLOGICA IN ATTO, QUALSIASI SIA IL TIPO DI STRUTTURA MEDICA CHE TI SEGUE, È SEMPRE CONSIGLIABILE AVERE UN OSTEOPATA DI FIDUCIA CHE TI POSSA FARE CONSULENZA E SEGUIRE DURANTE TUTTE LE FASI TERAPEUTICHE.
 
Nonostante la filosofia OLISTICA sia molto criticata sopratutto in ambito FARMACEUTICO (le case farmaceutiche tendendo a voler brevettare singole strutture chimiche-molecolari come principi attivi, hanno tutto l'interesse a separare il concetto di MALATTIA dal concetto di STILE DI VITA), l'ESSERE UMANO È, E RIMARRÀ SEMPRE, UNA STRUTTURA UNICA COSTITUITA DA UNA CONTINUA INTERAZIONE DI MACRO-SISTEMI.
 
LA VISIONE OLISTICA È QUINDI PRIMA DI TUTTO UNA VISIONE FILOSOFICA DELL'ESSERE UMANO.
L'OLISMO NON SI LIMITA A CONSIDERARE LE DINAMICHE ESCLUSIVAMENTE INTERNE (BIOCHIMICHE E BIOMECCANICHE), DELL'ESSERE UMANO, MA CONSIDERA L'ESSERE UMANO INSERITO IN UN AMBIENTE E DA TALE AMBIENTE VIENE CONTINUAMENTE INFLUENZATO.
 
Come tutte le visioni FILOSOFICHE, il GRADO DI CULTURA DEL FILOSOFO (in questo caso del RICERCATORE), FA LA DIFFERENZA.
 
Esiste una materia non molto diffusa, chiamata EPISTEMOLOGIA (dal greco EPISTÉME =CONOSCENZA DELLE CAUSE PRIME).
L'Epistemologia è una BRANCA DELLA FILOSOFIA, talvolta ci si riferisce ad essa come FILOSOFIA DELLA SCIENZA, perché è compito proprio dell'Epistemologia INDAGARE LA CORRETTEZZA DEI METODI SCIENTIFICI ADOTTATI NELL'ANALISI DI UN FENOMENO.
L'Epistemologia studia gli ERRORI PSICOLOGICI CHE QUALSIASI RICERCATORE IN QUANTO ESSERE UMANO, ED INCLINE ALL'EMOTIVITÀ, PUÒ COMPIERE DURANTE IL SUO STUDIO.
 
NON CI SI PUÒ DIRE RICERCATORI OLISTICI SE NON SI HA MAI STUDIATO EPISTEMOLOGIA.
 
Il PRIMO e più importante epistemologo della storia fu PLATONE che nella REPUBBLICA suddivide i vari LIVELLI DELLA CONOSCENZA in:
 
1) CONOSCENZA SENSIBILE
2) CONOSCENZA INTELLIGIBILE
 
Da queste due tipologie principali, Platone faceva discendere le altre tipologie secondarie, come la CONOSCENZA IMMAGINATIVA e LA CONOSCENZA INTELLETTIVA (o semplicemente INTELLEZIONE).
Quindi l'Epistemologia in quanto STUDIO DEI MECCANISMI CON CUI SI FA CONOSCENZA, è la MATERIA PRINCIPALE che permette a qualsiasi ricercatore di EVITARE ERRORI PSICOLOGICI, EMOTIVI E METODOLOGICI nell'approcciarsi a qualsiasi studio e a qualsiasi conoscenza.
 
Essere CONSAPEVOLE di come RAGIONI e di come TRALASCI DETERMINATI ASPETTI DELLA CONOSCENZA PER ESALTARNE ALTRI diviene CONOSCENZA IMPRESCINDIBILE PROPRIO QUANDO SI VUOLE SVILUPPARE UN APPROCCIO OLISTICO SULL'UOMO.
 
Nell'articolo della settimana scorsa, dal titolo "DIVENTARE RICERCATORE OLISTICO: SENTIRSI ALLIEVI DI MAESTRI CHE NON CI CONOSCONO", ho illustrato un primo errore che molti ricercatori fanno, cioè quello di sentirsi allievi di un esponente di spicco di una scuola o di una corrente di pensiero solamente perché si ha partecipato a qualche suo seminario o, semplicemente, si ha seguito qualche suo corso.
Se non hai letto lo scorso articolo, PRIMA DI PROSEGUIRE CON LA LETTURA, ti consiglio di leggerlo ORA DA QUESTO LINK.
 
Questo tipo di "percezione" distorta è proprio un esempio di errore EPISTEMOLOGICO.
Uso il termine "percezione distorta" proprio perché DISTORCE il significato comunemente utilizzato per DEFINIRE IL RAPPORTO MAESTRO-ALLIEVO.
Il ricercatore DIVIENE CONVINTO DI UNA COSA E TALE ASPETTO INFLUENZERÀ IL SUO MODO DI FARE RICERCA E QUINDI, IN ULTIMA ANALISI, INFLUENZERÀ IL MODO IN CUI LA PRESENTERÀ AGLI ALTRI!
 
Lo scopo di questi articoli è proprio quello di presentarti OTTO ERRORI MOLTO COMUNI E DIFFUSI, OTTO PERCEZIONI DISTORTE CHE RACCONTANO E TI PERMETTONO DI APPRENDERE OTTO PRINCIPI CORRETTI DI APPROCCIO EPISTEMOLOGICO ALLA CONOSCENZA.
 
Quando parlo con un qualsiasi ricercatore, il modo in cui segue o non segue questi otto principi esce fuori subito dal dialogo.
E quando un ricercatore segue correttamente questi otto principi, la sua capacità di spiegare e raccontare i suoi studi è molto maggiore, si vede subito, inoltre trasmette competenza e apertura di mente, disponibilità a vedere le cose secondo angolazioni differenti ed è sempre pronto ad apprendere ulteriormente dal prossimo.
Tutte cose che non vengono trasmesse da chi non segue questi principi; al contrario i ricercatori che le ignorano tendono a non essere disponibili al dialogo aperto perché alla fine si chiudono nelle loro finte sicurezze (emotive).
 
Un SECONDO ERRORE COGNITIVO che si è molto diffuso in questi ultimi anni è il seguente:
 
frankensteinFORMARSI UNA PROPRIA VISIONE DELLE COSE METTENDO INSIEME SPUNTI E "PEZZI" PRESI UN PO' QUI E UN PO' LI,
senza aver mai COMPLETATO UN PERCORSO DI CONOSCENZA DALL'INIZIO ALLA FINE.
 
La grande potenza di Internet è che puoi trovare documenti e testi su praticamente qualsiasi argomento.
Oggi si può diventare esperti in poco tempo veramente di qualsiasi cosa...
Vuoi diventare esperto di bonsai? Perfetto, in 10 giorni puoi saperne di tutto!
Vuoi diventare esperto di massaggio cinese? Ok! Ci sono siti e video che spiegano molto bene tutte le tecniche manipolative.
Ma questa enorme facilità di ACCESSO ALL'INFORMAZIONE deve essere gestita con INTELLIGENZA.
Soprattutto quando si vuole entrare nella visione specifica di alcune Scuole di pensiero!
L'ERRORE EPISTEMOLOGICO in questo caso si manifesta quando leggi un libro di qualche famoso autore che vuole SPIEGARE COME FUNZIONA UNA COSA e utilizza, prese da fonti diversissime fra loro, FRASI E CITAZIONI che appartengono A MONDI COMPLETAMENTE DIFFERENTI.
 
Un esempio noto è l'utilizzo di espressioni PRESE DALLA FISICA QUANTISTICA per spiegare fenomeni che NULLA HANNO A CHE FARE CON IL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA FISICA QUANTISTICA.
OLTRE CHE ASSOLUTAMENTE SCORRETTO DA UN PUNTO DI VISTA EPISTEMOLOGICO, È ANCHE UNA FORMA DI GRANDE MALEDUCAZIONE MENTALE PRENDERE IN PRESTITO "PEZZI" DA UNA MATERIA PER UTILIZZARLE IN UN'ALTRA CHE NON C'ENTRA NULLA, ANDANDO A TRAVISARNE IL SENSO.
 
Oggi moltissimi "RICERCATORI OLISTICI" si fanno belli usando frasi come: <<ma lo dice anche la fisica quantistica!>>
Quando in realtà lo hanno letto da un qualche autore che, anche lui, ha commesso lo stesso errore epistemologico.
 
Quando si vuole utilizzare un concetto preso in prestito, BISOGNA AVERE L'ONESTÀ MENTALE DI ANDARSI A STUDIARE IL CONTESTO ESATTO IN CUI QUEL CONCETTO O QUELLA METAFORA RISULTA VALIDA.
 
Se io dicessi: <<Lo dice anche la chimica che l'ossigeno è un gas velenoso!>>
Direi una cosa assolutamente ESATTA in quanto L'OSSIGENO è un gas che possiede qualità venefiche per la maggior parte di batteri (per questo usiamo l'acqua ossigenata per disinfettarci le ferite), uccidendoli!
Ma peccato che mi DIMENTICO DI CONTINUARE DICENDO CHE IL CONTESTO IN CUI QUELLA FRASE RISULTA VALIDA NON INCLUDE LE FORME DI VITA SUPERIORI CHE SI SONO SVILUPPATE SU QUESTO PIANETA, INCLUSO L'UOMO CHE SENZA OSSIGENO NON PUÒ VIVERE!
 
Chi parla di Fisica Quantistica all'interno di "filosofie di pensiero" come La "Legge di Attrazione" e similari, NON HA MAI VISTO UNA SOLA FORMULA DI FISICA QUANTISTICA IN VITA SUA!
Se non sai neanche risolvere una equazione differenziale di secondo ordine come ti viene di citare la Fisica Quantistica nei tuoi discorsi per avvalorare ciò che pensi?
Lo puoi fare perché SEI IGNORANTE E PARLI AD IGNORANTI, che accettano passivamente ogni cosa.
 
meccanica quantisticaTanto per completezza, la Fisica Quantistica o meglio, si dovrebbe dire MECCANICA QUANTISTICA è una branca della Fisica di FRONTIERA, cioè che si situa ai "margini" della ricerca scientifica proprio perché a fronte di alcune anomalie riscontrate in CONDIZIONI ESTREME DELL'UNIVERSO, IPOTIZZA (E SOLO IPOTIZZA, POICHÉ NON È STATO DIMOSTRATO NULLA DI CIÒ CHE IMMAGINA), SPIEGAZIONI DIVERSIFICATE E NON SEMPRE COERENTI FRA LORO.
In pratica nella Meccanica Quantistica ci ritrovi moltissime IPOTESI che spiegano la ragione di quelle anomalie secondo i MODELLI PIÙ DISPARATI, fra cui troviamo LA TEORIA DELLE STRINGHE e LA TEORIA DEGLI UNIVERSI PARALLELI.
Sono chiamate appunto TEORIE perché AD OGGI NIENTE DELLA FISICA QUANTISTICA È STATO DIMOSTRATO, LE SCOPERTE SONO MOLTO LENTE E NECESSITANO DI STUDI CHE COINVOLGONO CENTRI DI RICERCA CON MACCHINARI ENORMI E COSTOSISSIMI (vedi l'acceleratore di particelle del CERN a Ginevra).
 
Comprendi adesso L'ERRORE EPISTEMOLOGICO?
Se scrivo un libro in cui voglio AVVALORARE UNA MIA TESI, DOVREI USARE COME APPOGGIO EPISTEMOLOGICO UNA TEORIA CHE SI È RIVELATA CORRETTA! SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRATA!
All'interno della MECCANICA QUANTISTICA sono presenti solo SINGOLE OSSERVAZIONI DI FENOMENI da cui NESSUNO AD OGGI È RIUSCITO A DARE UNA SPIEGAZIONE UNICA, CIOÈ UN MODELLO UNICO, CHE LE SPIEGASSE TUTTE.
INOLTRE OGNI OSSERVAZIONE È VALIDA SOLO A DETERMINATE E SPECIFICHE CONDIZIONI FISICHE, MOLTO DIFFICILI DA RIPETERE AD OGNI ESPERIMENTO (da cui la difficoltà a spiegarle univocamente).
 
In altre parole:
 
ESISTE UNA LEGGE
ESISTONO DELLE CONDIZIONI CHE DETERMINANO L'ESISTENZA DI QUELLA LEGGE
Quando le condizioni mutano, ANCHE LA LEGGE DEVE MUTARE IN ACCORDO CON QUEI MUTAMENTI.
 
Vedremo cosa significa FALSIFICABILITÀ DI UNA LEGGE FISICA IN UN PROSSIMO ARTICOLO, SEMPRE RIGUARDANTE L'EPISTEMOLOGIA.
 
Tornando alla nostro ERRORE COGNITIVO, spessissimo trovo citazioni prese da SIGMUND FREUD, o da altri importantissimi psicologi del passato (che non possono difendersi e dire la loro), utilizzate come strumenti per avvalorare il proprio pensiero.
Ma quelle stesse citazioni quegli illustri personaggi le hanno utilizzate ALL'INTERNO DI CONTESTI MOLTO PRECISI E SPECIFICI!
Se sto studiando MEDITAZIONE e il mio GURU per spiegarmi l'importanza della CONCENTRAZIONE MENTALE mi tira fuori una frase di FISICA QUANTISTICA o una massima di JUNG, quel GURU è un cialtrone!
Reiterare questo comportamento porta al delirio!
Perché in quella sede non ci può essere contraddittorio!
sigmund freud tombaNon può esserci contraddittorio perché come ALLIEVO non posso INTERROMPERE LA LEZIONE PER FARTI CAPIRE COME SEI IGNORANTE.
E soprattutto non può esserci contraddittorio perché la persona da cui tu RUBI una frase NON È LI PRESENTE PER FARTI CAPIRE COME SEI IGNORANTE.
Se devi spiegarmi l'importanza della concentrazione in una PRATICA DI MEDITAZIONE DEVI SAPER USARE METAFORE E CONCETTI PRESI DAL QUEL MONDO LÌ.
RACCONTAMI DI MONACI, DI BUDDHA, DI STORIE PRESE COMUNQUE DAL CONTESTO CHE HA FATTO LA STORIA DELLA MEDITAZIONE.
Allora si!
Allora è ETICAMENTE corretto!
 
MI SPIEGHI UNA COSA E UTILIZZI GLI STRUMENTI CHE QUELLA MATERIA TI PERMETTE DI USARE E CHE TI METTE A DISPOSIZIONE.
 
SE VUOI USCIRE FUORI CONTESTO PERCHÉ NE HAI BISOGNO PER FARE UNA METAFORA, ALLORA DEVI INTRODURMELA BENE, FACENDOMI CAPIRE CHE DI QUELLA SECONDA MATERIA TE NE INTENDI DAVVERO!
Purtroppo sempre più DIVULGATORI su Internet si prendono la libertà di ignorare queste semplici regole di divulgazione.
Sempre più autori parlano (e sparlano...), di tutto su tutto, facendo minestroni su minestroni di concetti, spiegazioni, metafore, principi!
 
LA REGOLA GENERALE È QUESTA:
 

SE PARLI DI UNA COSA DEVI AVERLA STUDIATA A FONDO: QUANDO FAI UNA CITAZIONE DEVI ATTINGERE ALLA CONOSCENZA PROPRIA DI QUELLA MATERIA.

 
Se parli di SPIRITUALITÀ NON TIRI IN BALLO LA MECCANICA QUANTISTICA, MA USI GLI STRUMENTI CHE TI METTE A DISPOSIZIONE LA SPIRITUALITÀ.
Analogamente se parli di PSICOLOGIA NON TIRI IN BALLO LA SPIRITUALITÀ, MA USI GLI STRUMENTI CHE LA PSICOLOGIA TI METTE A DISPOSIZIONE.
 
Non è molto difficile da comprendere ;-)
 
Questi sono PRINCIPI DEL PENSARE SANO!
Sono principi che FANNO LA DIFFERENZA TRA UN RICERCATORE SERIO E UN DIVULGATORE DILETTANTE, CHE NON SA MANCO DI COSA STA PARLANDO.
 
E questo è il nostro SECONDO PRINCIPIO DI UN CORRETTO FARE RICERCA :-)
 
Se l'articolo ti è piaciuto e ti ha stimolato qualche riflessione personale, metti MI PIACE qui sotto e inserisci un tuo COMMENTO ;-)
 
Alla prossima settimana.
 
 
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach
 

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