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Nel primo articolo che ho scritto e che ho pubblicato il 24 Febbraio 2014, "LA MATRICE DELLE CATEGORIE: CHE SCELTE COMPIAMO NELLE NOSTRE RELAZIONI QUOTIDIANE?", ho introdotto per la prima volta il concetto di ATTUATORE, e tramite degli esempi ho cercato di farti comprendere come essi siano, ogni qual volta ci prefiggiamo di ottenere uno scopo preciso, la "bussola" del nostro quotidiano agire.
Se non hai ancora letto quell'articolo fallo ORA, LINK DIRETTO.
Gli esempi che avevo fatto nell'articolo raccontavano l'utilizzo degli ATTUATORI nel gioco della seduzione uomo-donna, e spiegavano il perché alcune tipologie di ragazze siano attratte da alcuni ASPETTI e altre invece ne valorizzassero altri, presenti nel sesso opposto.
Il concetto di ATTUATORE fa coppia con quello di ATTRATTORE, cioè QUALI ASPETTI realmente ci affascinano del prossimo, all'interno del vasto mondo dei comportamenti.
 
Molte persone, molti ragazzi ad esempio, si impegnano per APPARIRE in un certo modo per poi, successivamente, scoprire che quel "modo" non interessa a nessuna ragazza.
Anche molte ragazze si comportano così; basti pensare a quante teenager si fissano col voler apparire magre quando intorno a loro, ai ragazzi, piacciono ragazze più in carne.
 
Mentre un ATTRATTORE quindi è un elemento che ci affascina, ci seduce, posseduto da qualche altra persona (cioè che CI ATTRAE VERSO DI LUI); un ATTUATORE è una "energia", una forza emotiva, che nasce da una RAPPRESENTAZIONE che ci siamo fatti e che ci spinge a COMPORTARCI o a NON-COMPORTARCI in un determinato modo, in base a ciò che NOI abbiamo ritenuto affascinante per NOI STESSI.
 
Oggi entreremo meglio nello specifico :-)
 
COSA SONO, QUINDI, GLI ATTUATORI?
 
Il concetto di ATTUATORE è di natura prettamente RAPPRESENTAZIONALE, e si potrebbe affermare che la sua comprensione sia di fondamentale importanza all'interno del MIGLIORAMENTO PERSONALE inteso come EVOLUZIONE DEL PROPRIO SÉ.
A questo proposito di consiglio di leggere l'articolo che ho pubblicato il 16 Aprile 2014, "EVOLUZIONE PERSONALE: I TRE LIVELLI DEL MIGLIORAMENTO PERSONALE". LINK DIRETTO.
 
Sono concetti molto utili che rappresentano le basi del PENSIERO COGNITIVO che ho sintetizzato in anni di ricerche compiute personalmente nel campo della Psicologia Cognitiva e della Psicologia Comportamentale all'interno dello studio M.E.P.E.C., raramente potrete trovarli spiegati in modo così ben dettagliato :-)
Chi frequenta i miei corsi di EVOLUZIONE DEL PENSIERO E MIGLIORAMENTO PERSONALE ha molta familiarità con questi concetti e la loro comprensione permette di evitare tante DINAMICHE DI NATURA INCONSCIA CHE METTIAMO IN ATTO E CHE FINISCONO PER AUTO-SABOTARCI; sapendole riconoscere in tempo possiamo evitarle e SFRUTTARNE INVECE LE POTENZIALITÀ permettendo di condurci velocemente all'eccellenza in qualsiasi campo.
In questo articolo cercherò di farti comprendere la grande importanza di saper distinguere e riconoscere gli ATTUATORI che ti porti dentro e a saperli identificare facilmente anche negli altri.
 
litigio fidanzatiImmagina questo contesto: un giovane ragazzo, di 13-14 anni, vede che il fratello più grande, in seguito ad un litigio con la sua fidanzata, alza la voce, diventa aggressivo e la fidanzata, intimorita, si calma, diventa passiva e accetta di buon grado di avere torto nel particolare argomento della questione (spesso si dice "SI ACCETTA PER QUIETO VIVERE"...)
Adesso, il giovane ragazzo, avendo osservato questa scena, può provare una serie di emozioni, di varia natura; per semplicità queste emozioni le raggrupperemo in 3 tipologie di possibilità.
 
COME PUÒ REAGIRE IL GIOVANE RAGAZZO AVENDO VISSUTO UNA SCENA DEL GENERE?
 
A seconda del rapporto che ha sviluppato e avuto in passato con il fratello maggiore, ci sono 3 possibilità:
 
POSSIBILITÀ 1: Il giovane ragazzo può aver sviluppato un rapporto di indifferenza e tolleranza verso il fratello maggiore, questo a causa della loro storia pregressa: ciò che fa il fratello sono affari suoi e non rappresenta alcun modello di fascinazione particolare per il giovane, quindi principalmente non accade nulla, il giovane ragazzo che ha osservato la scena non "apprende" nulla da quello di cui è stato testimone. Questo primo caso non è di particolare rilevanza, quindi ci concentreremo sull'analizzare gli altri due.
 
POSSIBILITÀ 2: Il giovane ragazzo può aver sviluppato un rapporto di antipatia e fastidio verso il fratello maggiore a causa di intolleranze passate: ciò che fa il fratello maggiore quindi viene considerato "scomodo" e "sbagliato" a priori.
Il giovane ragazzo, che ha osservato la scena, SI IDENTIFICA QUINDI CON LA VITTIMA (la ragazza), che ha subìto l'aggressività del fratello (magari perché in passato l'aveva subìta anche lui) e quindi EMOTIVAMENTE SI DISCOSTA dal modo di agire del fratello.
Questa emozione di "scostamento", se VISSUTA RIPETUTAMENTE, diventerà un ATTUATORE, cioè di fronte ad un litigio con chiunque, il giovane ragazzo tenderà a PRENDERE COME MODELLO IL NON FARE come faceva il fratello maggiore.
 
QUESTO "NON FARE", non viene deciso logicamente, ponderatamente, ma si STRUTTURA IN LUI INCONSCIAMENTE; quando il giovane ragazzo si troverà in situazioni in cui potrebbe diventare aggressivo (E MAGARI SAREBBE UTILE DIVENTARLO, IN CERTI CASI RARI POTREBBE ANCHE ESSERE UTILE), "sentirà", "avvertirà" dentro di sé che quell'atteggiamento sarà fastidioso per primo a lui stesso, lo "sentirà" antipatico.
LA SUA MENTE ASSOLUTAMENTE NON RIUSCIRÀ A FARSI PIACERE, A TROVARE UTILE QUELL'ATTEGGIAMENTO e quindi "sceglierà"  qualcos'altro...come il giovane ragazzo poi affronterà diverbi e litigi dipenderà da altri fattori, ma il suo ATTUATORE sarà "NON MI PIACE ESSERE AGGRESSIVO"; tutto questo VERRÀ PERCEPITO DAGLI ALTRI COME PARTE DEL SUO CARATTERE!
 
POSSIBILITÀ 3: Avrete già intuito :-) Se il giovane ragazzo in passato ha sviluppato un atteggiamento di CONDIVISIONE E APPREZZAMENTO INCONDIZIONATO verso il fratello maggiore (in molti casi, il fratello maggiore può assurgere quasi a ruolo di eroe, agli occhi di un fratello minore), se avrà sviluppato empatia, allora qualsiasi cosa farà il fratello sarà sempre considerata A PRIORI GIUSTA E CORRETTA; quindi il giovane ragazzo SI IDENTIFICHERÀ NELLE AZIONI compiute dal fratello maggiore.
Un po' come se tutto ciò che facesse e dicesse il fratello maggiore fosse "figo" a priori, perché il giovane ragazzo percepirà che è il fratello maggiore ad essere "figo".
 
PER LA NOSTRA MENTE, QUANDO UNA PERSONA ESERCITA UN QUALSIASI TIPO DI FASCINO CHE COINVOLGE TUTTA LA SUA PERSONA, LA SUA IMMAGINE, ALLORA ANCHE TUTTO CIÒ CHE PROVIENE DA QUELLA PERSONA DIVENTERÀ AFFASCINANTE.
 
Per comprendere questo basti pensare agli oggetti posseduti o creati da personaggi dello spettacolo o da calciatori.
Se un calciatore rappresenta un "idolo" per i giovani, una sua maglietta, anche se sudata (anzi, sudata vale molto di più!), verrà considerata un oggetto sacro di inestimabile valore; oppure basti pensare a tutti quei presentatori e presentatrici italiane che si improvvisano stilisti o creatrici di gioielli: le loro realizzazioni, anche se di dubbio gusto, vengono acquistate e considerate alla moda solo perché è il personaggio che sta dietro ad "essere alla moda". Appena il personaggio si allontana dagli schermi televisivi ed entra nell'oblio del popolo, nessuno più valorizzerà le sue creazioni e nessuno le acquisterà più.
La mente funziona cosi.
 
LE AZIONI CHE VEDIAMO, CHE NOTIAMO, PROVENIRE DA QUALSIASI INDIVIDUO, VENGONO RAPPRESENTATE DALLA MENTE ALLA STREGUA DI VERI E PROPRI OGGETTI, CHE SI DESIDERA O MENO POSSEDERE A SECONDA DEL FASCINO CHE EMANA PER NOI QUELL'INDIVIDUO.
TUTTO CIO' INDIPENDENTEMENTE DALLE CONSEGUENZE CHE POTREBBERO ESSERCI POSSEDENDO QUEGLI "OGGETTI".
 
Se un attore famoso viene beccato a correre con la sua moto a 150 km orari, indipendentemente dalla pericolosità o illegalità del suo gesto, esso verrà considerato un gesto "figo".
 
Ritornando al nostro esempio, la differenza tra la POSSIBILITÀ 2 e la POSSIBILITÀ 3 non la fa né il comprendere di cosa stavano realmente parlando le due persone (in questo caso il fratello maggiore con la fidanzata), né è importante lo stato d'animo della ragazza.
IL DISCRIMINANTE LO FARÀ SOLAMENTE IL SENTIMENTO DI INTOLLERANZA O DI EMPATIA CHE VIVONO, CHE SONO PRESENTI, FRA IL FRATELLO MINORE E IL FRATELLO MAGGIORE.
 
Solo in rari casi ci potrà essere una discriminante logica, cioè un atteggiamento di apparente e presunta imparzialità nel voler comprendere chi potrebbe aver ragione nel diverbio.
LA PRIMA DINAMICA CHE ENTRA IN GIOCO È SEMPRE LA DINAMICA DI FASCINAZIONE, CIOÈ COSA PROVO PER LA PERSONA CHE HA AGITO? CHE HA PARLATO?
PROVO REPULSIONE? ANTIPATIA? OPPURE MI AFFASCINA? MI ATTRAE?
 
La stessa dinamica, comprenderete benissimo, si instaura quotidianamente, già in età infantile, indirizzata verso il padre o verso la madre, figure he rappresentano i primi modelli di autorità e rispetto per il bambino piccolo.
Dinamiche di questo tipo sono state studiate moltissimo, e sono presenti sia all'interno della psicologia Cognitivista e Comportamentista oltre che, ovviamente, all'interno della Psicodinamica di stampo Freudiano.
 
Noi ora, però, vogliamo porre la nostra attenzione a ciò che avviene subito dopo.
Cioè quando quella emozione di repulsione o fascinazione ripetutamente restimolata, CI INDUCE UNA SCELTA INCONSCIA.
 
Non sempre, come è stato studiato e confermato più volte da moltissime ricerche, L'AMMIRAZIONE porta con sé anche l''IMITAZIONE.
È necessario che tale AMMIRAZIONE (O INTOLLERANZA) pregressa, strutturata, venga associata a comportamenti COGNITIVAMENTE RICONOSCIBILI, ci devono essere cioè dei comportamenti chiari, limitati nel tempo, quindi identificabili e ESTRAIBILI DALLA NOSTRA MENTE (come nell'esempio raccontato sopra: L' AGGRESSIVITÀ REPENTINA IMPLICAVA L'OTTENERE RAGIONE E "ADDOMESTICAVA" LA REAZIONE NEL PROSSIMO).
 
Durante l'età scolare prendiamo e INDOSSIAMO moltissimi ATTUATORI da compagni/e di scuola che abbiamo ritenuto affascinanti in altri contesti; se tale fascino è stato confermato più volte, allora esso ABBASSERÀ IL NOSTRO GRADO DI GIUDIZIO SULLE AZIONI CHE QUELLA PERSONA COMPIRÀ IN FUTURO.
 
miley smokeTipico ATTUATORE è L'EMOZIONE INDOTTA DAL VEDERE UN RAGAZZO O UNA RAGAZZA ATTRAENTE che FUMA.
Vediamo che dappertutto ci sono modelli che ci confermano che CHI FUMA RISULTA MAGGIORMENTE ATTRAENTE (sempre indipendentemente dal fatto che lo sia realmente oppure no...), e quindi se la ragazza più "figa" della scuola fuma, allora fumeranno anche tutti quei ragazzi e quelle ragazze che vorranno sentirsi più "fighi" anche loro.
 
Lo studio degli ATTUATORI si estende anche ad altri aspetti caratteriali, ad esempio caratteristiche come la PAZIENZA, il RISPETTO, la RICERCA DI COERENZAL'ORDINE MENTALE, perfino il CORAGGIO (come tendere) o la RICERCA DI COMPRENSIONEPROVENGONO DA EMOZIONI SCATURITE DA ATTUATORI, CIOE' EMOZIONI che abbiamo scelto di indossare in qualche periodo della nostra vita e che CONSIDERIAMO GIUSTI E CORRETTI PERCHÉ ABBIAMO RITENUTO "GIUSTE" E "CORRETTE" QUELLE PERSONE CHE CE LI HANNO MOSTRATI.
 
Pochi giorni fa mi è capitato di parlare con un mio amico che mi raccontava come l'essere comprensivi nella vita sia una sciocchezza; per lui rappresenta una debolezza dell'animo umano, perché diceva che la gente se ne approfitta, non capisce gli sforzi di chi cerca di essere comprensivo e che tale comportamento non è naturale. Durante il discorso è uscito fuori che il padre era sempre accondiscendente, comprensivo verso tutti e lui lo ha sempre considerato un debole.
Cosa realmente mi stava raccontando quella persona? ;-)
Cosa veniva prima, la considerazione che l'essere comprensivi è una debolezza o che la FIGURA DEL PADRE PER LUI ERA QUELLA DI UN DEBOLE?
Ovviamente lui aveva iniziato a considerare il padre "un debole" molto prima, già durante l'adolescenza, piano piano aveva costruito questa immagine del padre, E SOLO DOPO AVERLA STRUTTURATA, COME CONSEGUENZA DI UNA FORTE INTOLLERANZA VERSO QUELLA FIGURA, ANCHE I COMPORTAMENTI "EMANATI" DAL PADRE SONO STATI CONSIDERATI ESEMPI DI DEBOLEZZA.
 
Quando sono con un cliente che ha un blocco in qualche ambito della sua vita, indago subito, nei primi appuntamenti, quali sono i suoi ATTUATORI, cioè i suoi comportamenti (o i suoi "evitamenti", cioè comportamenti che vuole a tutti i costi evitare) caratteriali.
Ovviamente non sempre ha senso andare a capire ESATTAMENTE quali personaggi, presenti nella sua vita, hanno dato origine a quegli ATTUATORI.
 
L'IMPORTANTE È COMPRENDERE CHE DIETRO AD ALCUNI COMPORTAMENTI CHIAVE CI SONO EMOZIONI DERIVANTI DA ATTUATORI.
QUINDI QUEI COMPORTAMENTI, ANCHE SE SBAGLIATI, ANCHE SE INEFFICACI, SARANNO DURI A CAMBIARE, PERCHÉ DIETRO SONO MOTIVATI DA EMOZIONI DI AMMIRAZIONE VERSO QUALCUNO.
 
Magari, come abbiamo visto, un attuatore ti nasce perché hai considerato "figo" un vecchio compagno di scuola e quindi sarebbe assurdo sprecare sedute su sedute per andare a "scovare" un personaggio sepolto nella tua memoria inconscia, e anche dopo averlo trovato non ci faremmo poi molto.
Però scovare subito gli ATTUATORI  è importante, perché ti permettono di comprendere QUALI MODULI COMPORTAMENTALI ADOTTI NELLE TUE SCELTE.
 
NELLE SCELTE PIÙ IMPORTANTI LE PERSONE VOGLIONO AVERE LE STESSE POSSIBILITÀ, PERFINO LO STESSO POTERE CHE VEDEVANO IN QUELLA FIGURA DI RIFERIMENTO.
 
E TU QUALI ATTUATORI INDOSSI DURANTE IL TUO LAVORO?
DURANTE LE SCELTE PIÙ IMPORTANTI DELLA TUA VITA?
 
Sicuramente hai compreso ora che derivano dall'aver provato emozioni di intolleranza o di fascinazione verso persone importanti della tua vita.
OK! Ma ciò non significa che tali ATTUATORI siano per te utili ORA, nel tuo lavoro, o nelle condizioni specifiche in cui ti trovi ADESSO, nella tua vita.
Come abbiamo compreso, il fatto che tu abbia "odiato" una persona importante nella tua vita, NON SIGNIFICA CHE TUTTE LE AZIONI CHE POTEVA INTRAPRENDERE FOSSERO SBAGLIATE A PRIORI; così come qualsiasi persona CUI HAI VOLUTO BENE NON È DETTO CHE ABBIA SEMPRE SAPUTO ANCHE AGIRE PER IL MEGLIO :-)
 
Gli ATTUATORI sono un meccanismo inconscio di MODELLAMENTO, cioè dei meccanismi mentali tramite i quali, senza rendercene conto, siamo spinti ad agire e a comportarci in un certo modo, seguendo dei MODELLI che, in passato, hanno rappresentato qualcosa di PIACEVOLE ed AFFASCINANTE (o di spiacevole e di intollerabile). COMPORTAMENTI CHE IL PIÙ DELLE VOLTE NON ERANO NEANCHE DIRETTI VERSO DI NOI, MA ERANO DIRETTI VERSO ALTRE PERSONE.
Li abbiamo fatti nostri "di rimbalzo"! ;-)
 
Un ATTUATORE "scelto" inconsciamente, viene eseguito in maniera immediata, senza alcun controllo della mente conscia, e tale scelta avviene INDIPENDENTEMENTE dall'esisto, positivo o negativo, che abbiamo riscontrato in passato nella persona che stiamo "modellando".
Moltissimi ragazzi si vestono secondo canoni "indotti" dal padre, perché lui era il punto di riferimento in famiglia, solo che le mode di "evolvono" e loro rimangono ancorati a quegli schemi.
Se dietro quello "schema" di pensiero c'è un ATTUATORE, quella persona non la cambierai mai! (Quella persona potrà sperare in un cambiamento solo affidandosi ad un MENTAL COACH).
 
DIFFERENZIAMO ORA ATTUATORI ATTIVI DA ATTUATORI PASSIVI.
 
Gli ATTUATORI ATTIVI sono comportamenti che ci spingono ad AGIRE secondo un modello piuttosto che un altro.
Gli ATTUATORI PASSIVI sono GUSTI, MODI DI PENSARE, MODI DI VESTIRE, DI ASCOLTARE LA MUSICA, DI SCEGLIERE GLI AMICI, sono COMPORTAMENTI QUASI INVISIBILI, rappresentati dal MODO IN CUI VOGLIAMO APPARIRE piuttosto che modi di agire diretti.
 
La nostra società, tramite la televisione, ha spostato, in questi ultimi trenta-quarant'anni, l'attenzione dal farci privilegiare ATTUATORI ATTIVI (tipici del rapporto diretto fra persone, relazioni professore-studente, Maestro-allievo, genitori-figli), al farci privilegiare ATTUATORI PASSIVI (vuoi apparire come appare quel personaggio televisivo? compra quel prodotto...); questo scostamento ha creato molti problemi, soprattutto nell'ambito delle scelte di coppia poiché ha influenzato il modo in cui le persone si innamorano: SIA GLI UOMINI CHE LE DONNE NON SANNO PIÙ COSA GUARDARE NEL PROSSIMO PER SPERARE IN UNA RELAZIONE SERIA E DURATURA.
 

uomo premuroso

UNA RAGAZZA CHE NON HA PIÙ ELEMENTI PER GIUDICARE L'ANIMO DI UN RAGAZZO, UNA RAGAZZA CHE NON SA COSA VALORIZZARE IN UN RAGAZZO, ANDRÀ INCONTRO A FORTI DELUSIONI, FALLIMENTI AFFETTIVI SICURI E RIPETITIVI!
QUALSIASI RAGAZZO PUÒ INDOSSARE IL GIUBBOTTO DI TOM CRUISE O UTILIZZARE GESTI E PAROLE VISTE IN UN FILM, ma questi sono ATTUATORI PASSIVI, nella realtà lui si comporterà in maniera del tutto diversa (magari da CODARDO o DA IMPAVIDO), di fronte a scelte repentine e contingenti, e saranno modi del tutto diversi da come faceva apparire.
 

STESSA COSA ACCADE QUANDO UN RAGAZZO NON SA COSA GUARDARE IN UNA RAGAZZA.
I modelli femminili, oggi, appartengono al fascino televisivo, e quindi è facile INDOSSARE I VESTITI DI QUELLA ATTRICE o MUOVERSI COME LEI, ma alla fine come DONNA, quali ATTUATORI ATTIVI HAI DENTRO DI TE?
QUALI SONO I MODELLI COMPORTAMENTALI CHE HANNO RAPPRESENTATO PER TE GRANDE FASCINO O GRANDE FASTIDIO?
 
Riflettere sui propri ATTUATORI, cioè questi meccanismi che ti fanno ATTUARE determinati comportamenti invece di altri, dona grande consapevolezza nel proprio SVILUPPO PERSONALE, ti fa capire come, a volte, siamo stati ingenui ad agire in quel modo solo perché ammiravamo quella persona che aveva agito in quello stesso modo.
I contesti sono diversi, ciò che aveva funzionato con quella persona in quel contesto, è molto diverso se fatto da noi in un contesto del tutto diverso.
 
CAPIRE QUALI SONO STATI I NOSTRI MODELLI DI RIFERIMENTO E QUALI EMOZIONI CI HANNO SCATURITO, ECCO QUESTO SI CHE CI PERMETTE DI EVOLVERE, DI MIGLIORARCI!
CONOSCERE IL MODO IN CUI PRENDIAMO DECISIONI INFLUISCE DIRETTAMENTE SUL MODO IN CUI PROGETTIAMO LA NOSTRA VITA!
 
Spero che questo argomento ti abbia interessato, anche se è un argomento un tantino tecnico, e mi auguro che ti abbia dato modo di riflettere sulle tue ABITUDINI CARATTERIALI :-)
Se hai trovato interessante questo articolo, inserisci un COMMENTO qui sotto ;-)
 
Al prossimo MERCOLEDÌ
 
 
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach

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