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platone raffaelloI grandi Maestri del passato ci vengono sempre raccontati come individui "speciali", individui che sapessero operare scelte corrette attingendo a determinate parti di sé; come persone che, quando era necessario prendere delle decisioni o veniva loro chiesto di dirimere questioni, riuscivano a "vedere" i problemi in un modo diverso, in un modo privo di ansie e paure, in un modo privo di compulsività e scelte reattive.
Si potrebbe proprio dire che la caratteristica principale del "saggio Maestro", così come la descrivono più o meno tutti i racconti che ci sono pervenuti, sia proprio quella di saper utilizzare la propria esperienza come una banca dati di risorse, cui poter attingere al momento ed estrapolare le informazioni necessarie per esaminare una determinata questione, nella maniera più "obbiettiva" possibile.
Pensiamo alle storie che sono giunte fino a noi sul saggio Re Salomone che di fronte a questioni delicate e quasi irrisolvibili, riusciva a giudicare e al contempo elargire equità e giustizia fra i contendenti.
Pensiamo a grandi filosofi e saggi orientali come Confucio e Lao Tze che di fronte a guerre e turbolenti intrighi di palazzo, hanno saputo sempre "vedere" il bene nelle persone nonostante vivessero in contesti pieni di pregiudizi e sospetti, e, quando interpellati, hanno sempre saputo trovare soluzioni perfettamente adatte ed inerenti le questioni che dovevano essere risolte.
Le storie ci raccontano che il diventare Saggi coincide proprio con il saper prendere decisioni "senza avere occhi velati da emozioni fuorvianti".
Ma come si può ottenere questa condizione?
Più di 2000 anni di Filosofia della Mente ha determinato che noi come individui non possiamo desiderare una condizione dell'essere che sia priva di qualsivoglia emozione.
Pensaci, anche l'apatia stessa è un' emozione.
È una emozione anche l'equanimità, cioè il vivere con una emozione di fondo che sia sempre perfettamente equilibrata "tra emozioni opposte".
In qualsiasi condizione della mente ci troviamo, quella sarà un'emozione!
Sicuramente non esistono termini linguistici che possano nominare e descrivere TUTTE le emozioni, esse sono infinite, e così ogni lingua su questo pianeta definisce solamente ALCUNE emozioni principali, condivise dalla maggior parte di persone di quella particolare cultura, ad esempio emozioni condivise sono la GIOIA, la TRISTEZZA, la PAURA, l'OTTIMISMO, ecc...
Esistono emozioni cosiddette "semplici" ed emozioni considerate "complesse".
Nella tradizione cinese, ad esempio, le EMOZIONI SEMPLICI sono cinque: RABBIA, PAURA, TRISTEZZA, PENSIEROSITÀ, GIOIA.
Le EMOZIONI COMPLESSE sono tante, fra queste troviamo la FIDUCIA, il PANICO, l'APATIA, l'ENTUSIASMO, il MENEFREGHISMO, ecc...
La REATTIVITÀ, ad esempio, è un'emozione complessa!
Ho trattato ampiamente il tema della REATTIVITÀ, DELLA COMPULSIONE E DELL'INTROSPEZIONE come emozioni assolutamente deleterie per la nostra psiche, nell'articolo del 19 Novembre 2014, "DIVENTARE RICERCATORE OLISTICO: I TRE NEMICI DELL'OSSERVAZIONE OLISTICA", non lo hai letto? Fallo subito! LINK DIRETTO.
litigare urlareLa reattività è la vera piaga di questa società, è l'agire d'impulso; è l'emozione che ti fa agire in base ad un'altra emozione che ti si scatena in quel frangente.
Magari stai pensando a tutt'altro, vedi una persona, quella persona ti ricorda un brutto litigio, e subito l'emozione di quel litigio ti invade, ti senti infastidito, ecco che una seconda emozione si ricollega alla prima, vuoi fare qualcosa, un'azione qualsiasi, preso da questo turbine compi un'azione che allinea l'emozione del litigio ricordato con l'emozione che ti si è scatenata subito dopo. Magari corri da quella persona per inveirle contro, oppure, fai un gesto che non volevi fare e poi te ne penti. Quell'emozione te la porti poi con te per tutta la giornata, diventerà un'emozione di fondo che ti influenzerà ogni interazione sociale durante la giornata.
Le emozioni reattive sono la causa del 95% degli incidenti stradali!
Abbiamo affrontato il complesso tema delle "Emozioni di Fondo" quando nell'articolo del 7 Maggio 2014 parlai dei Tre Centri Armonici dell'Essere Umano"GESTIONE DELLE EMOZIONI: I TRE CENTRI ARMONICI DELL'ESSERE UMANO".Se non hai letto quell'articolo questo è proprio il momento giusto per farlo: LINK DIRETTO. ;-)
Ogni emozione, semplice o complessa che sia, vive di specifiche INTENSITÀ.
Si potrebbe dire che la caratterizzazione di ciascuna emozione sia proprio il tipo di intensità che la determina.
Pensiamo ad esempio alle emozioni TRISTEZZA e SCORAGGIAMENTO.
Lo scoraggiamento contiene una forte impronta di tristezza, ma è qualcosa di più grave della semplice tristezza.
La PAURA e il TERRORE sono due emozioni diverse, ma il TERRORE è molto più invasivo e intenso della semplice PAURA.
L'ANSIA poi è ancora meno invasiva, ma comunque fortemente debilitante per chi la vive in maniera cronica.
Quando vivi un'emozione per più di 5 secondi, quell'emozione diviene un FILTRO PERCETTIVO, diviene cioè un SISTEMA CHE LA TUA MENTE UTILIZZERÀ PER RAPPORTARSI AL MONDO ESTERNO.
occhiali filtroQuell'emozione diventerà esattamente come un paio di occhiali colorati: tutto ciò che ti capiterà sotto gli occhi lo vedrai IN MANIERA PIÙ O MENO DISTORTA a seconda del COLORE DELLE LENTI che stai indossando.
Se stai vivendo una persistente ANSIA e devi decidere cosa fare la sera, se uscire con gli amici o se restare a casa, sicuramente uscire e vedere altre persone ti apparirà "pesante", senza senso, molto probabilmente opterai per restartene da solo a casa.
Se invece hai appena ricevuto una bella notizia e sei EUFORICO, l'emozione che stai vivendo ti spingerà ad uscire di casa, vedere amici e cercare bei momenti da condividere con loro.
Ripensa alle situazioni che hai vissuto...ti saranno sicuramente capitate situazioni del genere, vero?
Pensa come è strana la psiche umana! ;-)
Come puoi quindi sviluppare quella capacità che, raccontata nei miti dei Saggi, ti permetta, di fronte ad un problema, di accedere in maniera limpida e pulita alle tue esperienze per tirar fuori una soluzione adeguata "non velata da emozioni inappropriate"?
Sicuramente abituarti a RENDERTI CONTO DELLE TUE EMOZIONI aiuta moltissimo.
Deve diventare un ESERCIZIO ABITUDINARIO, in qualsiasi momento della giornata, RISPONDITI a questa domanda: <<CHE EMOZIONE STO VIVENDO IN QUESTO MOMENTO?>>.
Se prenderai l'abitudine di farlo spesso, durante qualsiasi attività tu stia svolgendo, ecco che la tua mente diventerà molto meno reattiva; svilupperai una sensibilità particolare, saprai esattamente cosa è bene fare e cosa no quando avrai un'emozione inappropriata.
Ma c'è di più!
Visto che le emozioni si susseguono ad un ritmo incessante durante la giornata, e visto che ciascuna ha caratteristiche ed intensità specifiche, non è che forse è possibile metterle in una scala, relazionandole fra loro?
Proviamoci! ;-)
Se prendiamo in esame le diverse INTENSITÀ EMOTIVE, e le posizioniamo lungo una SCALA DI INTENSITÀ via via DECRESCENTE possiamo notare che man mano che l'intensità diminuisce, le emozioni diventano sempre più INVALIDANTI, andranno cioè a RENDERE SEMPRE PIÙ INCONSISTENTI le tue percezioni sul mondo esterno.
Se ci spostiamo verso il basso lungo questa scala di intensità, le emozioni che troviamo sono COLLERA, PAURA, AFFLIZIONE, APATIA; cioè tutte emozioni che spingono il tuo spirito a PERDERE ADERENZA CON LE COSE.
Se invece ci spostiamo verso l'alto, troviamo ALLEGRIA, GIOIA, ENTUSIASMO, tutte emozioni che spingono il tuo essere VERSO LE RELAZIONI, VERSO IL VIVERE IL MONDO, quindi a creare ADERENZA con le cose.
Ciò che non ci piace ci crea NOIA: sarebbe meglio da oggi AFFERMARE CHE SICCOME PROVIAMO NOIA, NON CI PIACE! :-)
IL PERCHÉ DEI NOSTRI GIUDIZI DIPENDE DALLE EMOZIONI CHE VIVIAMO!
Chiameremo questa scala di intensità, SCALA DEL TONO EMOZIONALE.
Partiamo dal valore più alto, assegnando:
10.0 - ENTUSIASMO
9.5 - ALLEGRIA
9.0 - SODDISFAZIONE
8.5 - INTERESSE
8.0 - DISINTERESSE
7.5 - NOIA
7.0 - OSTILITÀ
6.5 - COLLERA
6.0 - ODIO
5.5 - SPIETATEZZA
5.0 - IMPERTURBABILITÀ
4.5 - ANSIA
4.0 - PAURA
3.5 - DISPERAZIONE
3.0 - TERRORE
2.5 - AFFLIZIONE
2.0 - INTONTIMENTO
1.5 - DEPRESSIONE
1.0 - INUTILITÀ TOTALE
0.5 - ANNULLAMENTO DEL SÉ
0.0 - MORTE FISICA
Grazie alla SCALA DEL TONO EMOZIONALE puoi ora renderti conto di come passi da un'emozione all'altra e soprattutto, puoi comprendere meglio te stesso!
Infatti le persone REAGISCONO AGLI STESSI EVENTI, IN MANIERA DIVERSA, SOLAMENTE IN BASE ALL'EMOZIONE CHE HANNO AL MOMENTO.
Come hai ora compreso, PIÙ È ALTO IL VALORE SULLA SCALA DEL TONO E PIÙ LA PERSONA SARÀ SPINTA ALLA PARTECIPAZIONE, ALLA RELAZIONE, ALL'ADERENZA CON LE COSE DEL MONDO.
Più invece la persona vivrà un'emozione al di sotto del valore 8.0 (INDIFFERENZA), e più TENDERÀ ALL'ISOLAMENTO, A PERDERE INTERESSE E PARTECIPAZIONE ALLE COSE DEL MONDO.
Non solo, ma è stato studiato che anche la RAPPRESENTAZIONE DEGLI EVENTI STESSI CAMBIA.
Individui che vivono sempre con intensità emozionali molto alte, hanno rappresentazioni del mondo molto SOLIDE, COSTITUITE DA DINAMICHE CONCRETE, ROBUSTE, esattamente come se immaginassero OGGETTI SOLIDI.
Invece individui che vivono spesso con intensità basse, hanno rappresentazioni interiori del mondo che associano a oggetti FUMOSI, INDISTINTI, COSTITUITE DA DINAMICHE EVANESCENTI, dai contorni MAI BEN DEFINITI, insomma e come se avessero sempre a che fare con OGGETTI LIQUIDI O ADDIRITTURA FATTI DI GAS.
Ovviamente bisogna distinguere da quelle che sono emozioni PASSEGGERE, momentanee dalle EMOZIONI CRONICHE.
La maggior parte delle persone vive sempre una o due emozioni CRONICHE, e raramente durante la giornata si mettono nelle condizioni di provare emozioni diverse, e comunque, se lo fanno è sempre è solo per pochissimo tempo!
Abituandoti a chiederti più volte durante la tua giornata: <<CHE EMOZIONE STO VIVENDO IN QUESTO MOMENTO?>>, e ad utilizzare la SCALA DEL TONO EMOZIONALE, puoi imparare a gestire la TUA PERSONALE AMPIEZZA EMOZIONALE.
Per cambiare il livello emozionale esistono moltissime tecniche.
Finora hai compreso come L'ADERENZA ALLE COSE E LA PARTECIPAZIONE sia una delle chiavi interpretative di questo sistema.
Più frequenti persone che hanno livelli emozionali alti, PIÙ SARAI SPINTO VERSO EMOZIONI DI LIVELLO ALTI; al contrario più vivi con persone che adottano abitualmente toni emozionali bassi, più sarai spinto verso emozioni di bassa intensità!
Quando ti trovi da solo, SPINGERTI A COMPRENDERE LE SFUMATURE E LE STORIE CHE STANNO DIETRO LE COSE, può aiutarti tantissimo a INNALZARE IL TUO LIVELLO EMOZIONALE.
In generale DEVI SPINGERTI A FARE CIÒ CHE LA TUA MENTE IN QUEL MOMENTO TI DICE DI NON FARE! ;-)
Quando usciamo di casa, partendo da un'emozione come il DISINTERESSE O LA NOIA, stiamo mettendo le basi affinché NUOVE VARIABILI possano inserirsi nella nostra giornata.
Uscendo di casa (anche se controvoglia), ti metti nelle condizioni PIÙ UTILI AFFINCHÉ LA VITA STESSA TI POSSA VENIRE INCONTRO!
Potresti infatti incontrare un amico, oppure potrebbe capitarti di passare davanti ad un negozio che vende qualcosa che ti piace molto, oppure ancora ti potrebbe capitare di leggere un volantino che pubblicizza un evento che aspettavi da tempo...insomma, può succederti tutto ciò che UTILMENTE PUÒ FARTI INNALZARE IL TUO TONO EMOZIONALE.
Lo stesso effetto puoi anche ottenerlo facendo 2 o 3 telefonate a qualche tuo amico, farti raccontare cosa sta combinando e dove andrà quando esce, se conosce locali nuovi, ecc, ecc... :-)
peanuts postura del corpo smallOVVIAMENTE ANCHE LA POSTURA DEL CORPO, LO SGUARDO E IL MODO IN CUI CONTRAIMO I MUSCOLI AIUTA MOLTISSIMO AD INNALZARE IL TONO EMOZIONALE!
Un'applicazione interessante della SCALA DEL TONO EMOZIONALE, l'abbiamo quando vogliamo aiutare qualcuno che per troppo tempo vediamo DEPRESSO o comunque con un'emozione esageratamente bassa.
Per aiutare una persona ad INNALZARE IL SUO TONO EMOZIONALE, bisogna utilizzare un'emozione che sia esattamente di UN PUNTO PIENO sopra quella che sta indossando la persona che vogliamo aiutare.
Quando dico PIÙ ALTA DI UN PUNTO PIENO, intendo che lungo la scala devo salire di DUE EMOZIONI sopra quella che riconosco nell'altra persona (se noti ogni emozione sale di mezzo punto alla volta).
Osserva attentamente la scala: se un tuo amico sta vivendo ANSIA verso una sua particolare situazione, tu dovrai MOSTRARE SPIETATEZZA verso situazioni analoghe (ovviamente non verso la sua, racconterai piuttosto un episodio personale simile al suo, REAGENDO PERO' CON SPIETATEZZA), la persona che ti ascolta, AVVERTIRÀ LA DISTANZA EMOZIONALE e siccome il corpo tende sempre verso emozioni di aderenza, SALIRÀ DI MEZZO PUNTO, ovverosia comincerà a provare IMPERTURBABILITÀ.
Quasi mai la persona che ci ascolta riesce ad INDOSSARE UN'EMOZIONE PARITARIA, di solito il massimo che si riesce a fare è farla salire di mezzo punto lungo la scala del tono.
NELLA GESTIONE EMOZIONALE MI SEMBRA CHE SIA GIÀ UN BUON PASSO AVANTI! :-)
In una sessione di MENTAL COACHING è molto più facile GUIDARE il cliente verso emozioni sempre più alte, perché come suo COACH abbiamo la completa fiducia del nostro cliente, e soprattutto possiamo disporre di moltissime tecniche per ACCOMPAGNARE E GUIDARE il cliente verso EMOZIONI POTENZIANTI.
Anche da soli si può fare moltissimo, la cosa principale è RENDERSI CONTO DELLA PROPRIA EMOZIONE E RICONOSCERLA LUNGO LA SCALA DEL TONO, IN MODO DA IDENTIFICARE IMMEDIATAMENTE L'EMOZIONE CHE STA IMMEDIATAMENTE SOTTO E QUELLA CHE STA SOPRA DI UN PUNTO PIENO (quindi DUE EMOZIONI SOPRA LA NOSTRA).
Una volta capito qual è l'emozione che sta subito sotto, dobbiamo stare attenti a non CADERCI, quindi la nostra intenzione sarà proiettata verso l'emozione che sta sopra DI UN PUNTO PIENO.
Ora l'abilità sta nel saper utilizzare la TUA MEMORIA.
Pensa a eventi nella tua vita e a situazioni che hai vissuto, in cui hai provato quella specifica emozione, dovi riuscire a riportare alla mente quei ricordi per RIVIVERE CON LA TUA MENTE QUELLE SITUAZIONI.
Puoi sederti e chiudere gli occhi un attimo, puoi fare un bel respiro e farti coinvolgere da quei ricordi.
L'effetto che devi voler riprodurre in te, nella tua mente, sarà proprio quello di INNALZARE DI MEZZO PUNTO il tuo tono emozionale.
Una volta che avrai STABILIZZATO la nuova emozione, MUOVITI, DATTI UNA SCOSSA, ESCI, TELEFONA AD UN AMICO, BALLA, ASCOLTA UNA BELLA MUSICA, insomma, appena la vecchia emozione DEPOTENZIANTE viene SRADICATA, APPROFITTA DI QUESTA SENSAZIONE DI POTENZA per CREARE ADERENZA CON LE COSE.
Imparando a memoria la scala del tono emozionale, avrai disponibile una marcia in più davvero potente per renderti consapevole di come prendi le tue decisioni nella tua vita.
Quando affronterai ora un nuovo problema, mentre il tuo vecchio "Io" lo avrebbe affrontato SENZA CONSAPEVOLEZZA DELLO STATO EMOZIONALE, ora sai ESATTAMENTE che le tue emozioni FANNO DA FILTRO e in più, puoi MODIFICARLE, INNALZANDOLE!
Adesso non prenderai più DECISIONI AVVENTATE.
FERMATI UN ATTIMO, INDAGA LA TUA EMOZIONE DI QUEL MOMENTO E INNALZALA!
Dopo potrai decidere nuovamente se l'emozione che hai indossato si ADATTA per quella decisione.
Se l'emozione non è adatta, RIPETI IL PROCESSO E INNALZALA ANCORA oppure puoi sempre RIMANDARE LA DECISIONE AD UN ALTRO MOMENTO.
Questa è la più grande saggezza! :-)
Se questo articolo ti è piaciuto, inserisci i tuoi commenti qui sotto, ci sono moltissimi spunti interessanti che possiamo ancora sviluppare sull'argomento.
Alla prossima settimana
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach & NLP Certified Coach

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