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Buongiorno, :-)
Nell'articolo di questa settimana voglio parlarti di COMUNICAZIONE EFFICACE e nello specifico di tutta quella serie di errori che spesso si compiono quando comunichiamo, soprattutto con il nostro partner.
La COMUNICAZIONE EFFICACE è un tema molto importante nel mondo in cui stiamo vivendo soprattutto a causa della complessità che ogni giorno dobbiamo saper gestire, complessità di situazioni, complessità di linguaggi, complessità di rapporti (spesso e volentieri più lavorativi che affettivi), il tutto poi condito con ansie ed emozioni che dobbiamo saper gestire e incastrare all'interno del caotico disegno che spesso viene fuori dalle nostre giornate.
Tutte queste complessità ci inducono facilmente a perdere tutta quella serie di riguardi e sensibilità verso chi amiamo e soprattutto verso quelle persone con cui condividiamo quotidianamente la nostra vita.
Un po' come se la nostra sensibilità fosse una risorsa limitata, come se ne avessimo una certa quantità predefinita, e col passare delle ore, se dobbiamo utilizzarla fin dal mattino per la gestione dei rapporti con colleghi e datori di lavoro e per la gestione dei rapporti con i capi e responsabili, poi non ce ne rimanesse più per la gestione dei rapporti con partner, figli e/o per i nostri genitori.

Ciao ?
Bentornato nel sito www.studiomepec.it, il tuo sito di CRESCITA PERSONALE e di STRATEGIE PER MIGLIORARE LA TUA CONSAPEVOLEZZA!
Questa settimana voglio parlarti di un tema che mi è stato richiesto più volte da diverse persone che leggono tutte le settimane il mio sito, ebbene questa settimana mi sono deciso ad accontentarle e a scrivere un articolo proprio su questo delicato tema...di cosa sto parlando?
Sto parlando della CAPACITÀ DI GESTIRE LE CRITICHE, sì, hai capito bene, oggi ti parlerò di meccanismi e metodi mentali ed emozionali per IMPARARE A GESTIRE LE CRITICHE nel modo migliore!
Si sa, quando una persona ti critica non è mai una bella sensazione...una critica porta con sé tantissimi elementi, tantissime sfumature di significato che alla fine mi sono detto: <<è arrivato il momento di affrontare questo delicato tema sul sito>>, ed allora eccoci qui. ?

Nell'articolo di questa settimana voglio parlarti del POTERE ESOTERICO DEL LINGUAGGIO e nello specifico della CORRELAZIONE TRA IL MODO IN CUI L'ESSERE UMANO USA LE PROPRIE PAROLE E IL MODO IN CUI POI PENSA E AGISCE.
 
Spesso utilizziamo le parole con molta INCONSAPEVOLEZZA, il nostro linguaggio è spesso SUPERFICIALE e spesso non facciamo proprio caso agli effetti che le nostre parole hanno sugli altri, spesso mancano totalmente di EMPATIA e di qualsiasi rapporto RELAZIONALE con l'altra persona.
Fin da giovani ci arroghiamo il diritto di POTERCI ESPRIMERE COME "CAVOLO" DESIDERIAMO, incuranti degli effetti che il nostro linguaggio ha su chi abbiamo vicino a noi. 
Certo, non tutti lo fanno, non tutti sono così, potresti essere una/o dei pochi che ancora da valore alle parole che utilizza, è questo È UN GRAN BENE, ma a parte una ristretta cerchia di persone, una delle "mode" del momento sembra proprio essere il RECLAMARE CON FORZA, purtroppo a torto, che gli altri debbano unicamente tollerare e subire le nostre parole ed espressioni.
Proprio per giustificare questo comportamento, prendiamo in prestito molti MODELLI e ci facciamo portatori di vere e proprie IDEOLOGIE che ci autorizzano (secondo noi), a giustificare questo atteggiamento linguistico, basti pensare a politici o a cantanti, che della completa indifferenza espressiva hanno fatto la loro bandiera.

Dall'articolo della settimana scorsa abbiamo iniziato un interessantissimo viaggio assieme, all'interno della Comunicazione Efficace, e in particolar modo di quella parte dello studio della Comunicazione che è chiamata Comunicazione Non Verbale (brevemente C.N.V.). La C.N.V. prende in considerazione esclusivamente il modo in cui il nostro corpo comunica le nostre emozioni e le nostre percezioni, ai nostri interlocutori, tutto questo mentre stai parlando quindi durante le normali e quotidiane conversazioni che effettui nella tua vita.
Nell'articolo di Mercoledì scorso ho voluto che prendessi confidenza con i vari aspetti della Comunicazione Non Verbale e ti ho brevemente descritto i vari aspetti che vengono coinvolti in questo studio: i movimenti espressivi del viso (Mimica), i movimenti del corpo (Cinesica e Aptica), la percezione delle distanze con altre persone (Prossemica), e infine il modo in cui vestiamo il nostro corpo (Statica).
Ho voluto iniziare a trattare il tema della C.N.V., partendo proprio dallo studio di quelli che vengono comunemente chiamati "Gesti Manipolatori".

Questo mercoledì parliamo di Comunicazione Efficace, e in particolare di Comunicazione Non Verbale.
Da questa settimana ho intenzione di esporre, in maniera dettagliata e esaustiva all'interno di una serie di articoli, i vari aspetti della Comunicazione Efficace iniziando proprio dalla Comunicazione Non Verbale.
 
Come forse ben saprai, il campo di studio della Comunicazione viene suddivisa, per praticità di analisi, all'interno di 3 ambiti: il primo ambito è quello conosciuto come Comunicazione Verbale (le cose che dici), poi abbiamo la Comunicazione Para-verbale (il modo in cui dici le cose), e infine la Comunicazione Non Verbale (cosa esprime il tuo corpo mentre dici le cose), di cui ci occuperemo in questo articolo.
La Comunicazione Non Verbale viene studiata, in maniera approfondita, dagli anni 40, in America, e diventa materia di studio a sé stante alla fine degli anni '60 all'interno del corpus di conoscenze della Psicologia.

psicologia e linguistica
<<Il linguaggio, questa invenzione squisitamente umana, può consentire quello che, in linea di principio, non dovrebbe essere possibile. Può permettere a tutti noi – perfino a chi è cieco dalla nascita – di vedere con gli occhi di un altro.>>
Oliver Sacks
 
 
 
Riprendiamo esattamente da dove ci eravamo fermati la settimana scorsa :-)
Parliamo di PSICOLINGUISTICA cioè il modo in cui INCONSCIAMENTE diamo priorità a determinati concetti e utilizziamo determinate parole come conseguenza dei nostri SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI primari.
 
La settimana scorsa ti ho parlato degli importantissimi studi effettuati da Richard Bandler insieme al suo collega John Grinder, effettuati durante le sedute di psicoterapia della famosa psicoterapeuta della famiglia Virginia Satir.
Ti ho spiegato che OGNI RAPPRESENTAZIONE MENTALE CHE SI FORMA NELLA TUA MENTE, POSSIEDE DEGLI ASPETTI SENSORIALI CHE DIPENDONO DAI TUOI SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI PRIMARI.
Così allo stesso modo quando parli, tendi ad utilizzare termini e vocaboli (predicati), che raccontano il canale sensoriale che privilegi.

<<Oggi mi sento così stanco...>>
<<Non mi capisci, guardami quando ti parlo!>>
<<Enrica è molto simpatica, sono in sintonia con lei>>
<<Voglio vederci chiaro, questo problema va risolto una volta per tutte>>
<<Quando ci sei tu che mi guidi, mi sento meglio...>>
 
Cosa rappresentano queste affermazioni?
Riesci a riconoscere qualcosa di familiare? :-)
 
Apparentemente sono frasi abbastanza comuni, ascoltate migliaia di volte e magari anche tu le hai utilizzate in determinate circostanze.
Eppure nascondono un aspetto molto interessante...perché coinvolgono i SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI; ma andiamo con ordine, oggi ci occuperemo di PSICOLINGUISTICA :-)

Fin dalle scuole elementari ci hanno insegnato che l'Essere Umano utilizza i 5 sensi primari per poter interagire con il mondo circostante.
Ovviamente questa interazione si basa sulla capacità del nostro cervello di saper decodificare ed elaborare i complessi codici neurologici che vengono trasformati in impulsi bio-elettrici da organi come gli occhi (che decodificano luce, colori e movimento), dai timpani (che decodificano timbro, intensità, frequenza del suono), dalle papille gustative (che decodificano i 5 sapori e le consistenze), dai recettori tattili sparsi su tutta la pelle (che decodificano pressione, ruvidità, durezza, temperatura del contatto) e infine dai recettori olfattivi nel naso (che decodificano intensità, penetranza, aroma degli odori).
 
Normalmente tutti noi utilizziamo questi 5 sensi durante le esperienze della vita; se vi chiedessi ad esempio di immaginare una bella giornata di mare, sicuramente vi verrebbe in mente una bella immagine di una spiaggia soleggiata, magari proprio quella dove avete passato quella fantastica vacanza anni fa.
Ecco che, nella vostra mente, pur se di fantasia, si forma una immagine visiva: ci saranno dei colori, un mare e un cielo blu, una spiaggia bianca o rosata, e il vostro ricordo potrebbe arricchirsi con il suono delle onde o dei gabbiani, la sensazione di calore intenso sulla pelle e magari l'odore del mare stesso.
Ecco che la mente anche per ricreare quella visione, utilizza sempre i nostri fantastici 5 sensi (anche se solo immaginandoli).
 
La mente richiama le informazioni che ha già appreso e utilizza il "ricordo" sensoriale per creare un'immagine mentale COERENTE con le nostre ESPERIENZE passate.
Stessa cosa succede quando comunichiamo con altre persone.
 
I nostri racconti sono intrisi di aggettivi che derivano direttamente dai 5 canali sensoriali che utilizziamo per trarre informazioni dalle esperienze.
Se volessimo descrivere un pessimo film magari vi sarà capitato (a voi o di ascoltare da altri...) frasi del tipo: <<avresti dovuto VEDERE quella scena...>><<io non me la sono SENTITA di continuare e ho chiuso gli occhi>>,<<GUARDA, era proprio un pessimo film!>>.

comunicazione_non_verbale
Quando parliamo di MIGLIORAMENTO PERSONALE, dobbiamo anche analizzare l'influenza che il nostro linguaggio apporta al nostro modo di pensare.
Il linguaggio viene spesso sottovalutato all'interno dei processi di Miglioramento Personale, perché di solito si tende a concentrare l'attenzione su dinamiche di tipo diverso, come il pensiero positivo o lo studio di tecniche emotive.
 
IL LINGUAGGIO HA UNA FUNZIONE IMPORTANTISSIMA, non solo perché interviene direttamente sulla qualità delle TUE relazioni, ma anche e soprattutto perché le parole che utilizzi ti RIENTRANO, per così dire, nelle tue orecchie, quindi è come se la GRAMMATICA, che utilizzi per scegliere e valorizzare i termini che usi, poi  TI RICONDIZIONA NEI MOMENTI SUCCESSIVI, in cui la tua mente va a cercare significati analoghi.
 
Il linguaggio è una modalità appresa dall'umanità per poter trasmettere più VARIETÀ DI SENSO, necessarie per la sopravvivenza della specie.
Grazie all'utilizzo del linguaggio, l'uomo può dare dei nomi specifici alle cose, DIFFERENZIARLE, e quindi non solo riferirsi ad esse con maggiore precisione, ma può COSTRUIRE UN INSEGNAMENTO attorno a dei concetti, può trasmetterli anche se è passato molto tempo e quegli oggetti e situazioni non sono più presenti.
 
Nella Genesi della Bibbia, per esempio, Adamo riceve l'incarico da Dio di dare nomi specifici a tutte le cose che vede, piante, alberi, a tutti gli animali e a tutte le cose.
 
Assegnare un "nome" per le tradizioni esoteriche è un preciso ATTO MAGICO, magico perché interviene un chiaro intento di VOLONTÀ, in cui viene trasferita una parte di te nell'oggetto nominato.
 
Tu DECIDI di dare quel nome e quel nome sarà per sempre.
 
Quando nasce un figlio la scelta del nome è un momento molto importante, ed è giustamente fonte di discussione, perché quel nome lo identificherà per tutta la vita.

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