Utilizziamo cookie nostri e di terze parti al fine di migliorare la tua esperienza di navigazione sul nostro sito, valutare il coinvolgimento dei nostri utenti e migliorare i nostri servizi.
Continuando nella navigazione acconsenti all'utilizzo di cookie sul tuo dispositivo.
<<Oggi mi sento così stanco...>>
<<Non mi capisci, guardami quando ti parlo!>>
<<Enrica è molto simpatica, sono in sintonia con lei>>
<<Voglio vederci chiaro, questo problema va risolto una volta per tutte>>
<<Quando ci sei tu che mi guidi, mi sento meglio...>>
 
Cosa rappresentano queste affermazioni?
Riesci a riconoscere qualcosa di familiare? :-)
 
Apparentemente sono frasi abbastanza comuni, ascoltate migliaia di volte e magari anche tu le hai utilizzate in determinate circostanze.
Eppure nascondono un aspetto molto interessante...perché coinvolgono i SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI; ma andiamo con ordine, oggi ci occuperemo di PSICOLINGUISTICA :-)
 
Nel 1970 due ricercatori Richard BandlerJohn Grinder, il primo un matematico appassionato di informatica, mentre il secondo un professore di linguistica, studiarono le tecniche terapeutiche di una famosa psicoterapeuta della famiglia, Virginia Satir.
Virginia Satir aveva una percentuale di successo che si aggirava intorno al 99%!
Era la più brava psicoterapeuta, in ambito familiare, al mondo!
Bandler e Grinder
Si rivolgevano a lei tutte quelle coppie che avevano problemi di relazione: mariti con le mogli, fidanzati, ecc...
Virginia Satir non aveva un "metodo" speciale, o almeno apparentemente faceva le stesse cose che facevano tutti gli altri psicoterapeuti; arrivavano da lei dei pazienti, li ascoltava e dava loro consigli su come comportarsi; eppure aveva un tasso di successo elevatissimo.
 
Richard Bandler e John Grinder vollero capire come mai fosse così dannatamente brava; in fondo DOVEVA fare qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri!
 
Bandler e Grinder partirono da questo assunto:
 
"Se qualcuno, facendo qualcosa, raggiunge determinati risultati, CHIUNQUE ALTRO, FACENDO LE STESSE COSE, può raggiungere quel medesimo risultato"
 
Questo è un principio INTERESSANTE! ;-)
 
Per alcuni anni Bandler e Grinder presenziarono alle sedute psicoterapeute di Virginia Satir e studiarono il suo "metodo".
Virginia Satir in effetti faceva qualcosa di straordinario!
Quando differenti persone/pazienti si rivolgevano a lei, lei riusciva in pochissimi minuti ad entrare in STRETTA CONFIDENZA con loro, riusciva a mettere a proprio agio qualsiasi paziente in brevissimo tempo!
 
Virginia Satir
Parlando con Virginia Satir, lei stessa spiegò a Bandler e Grinder che le persone quando osservano il mondo, non "immagazzinano" TUTTE le informazioni che il cervello riceve dai 5 sensi, poiché ciò sarebbe impossibile, ma tendono a dare priorità ad alcuni sensi rispetto ad altri.
In effetti, pensaci bene, sarebbe davvero impossibile FAR CASO A TUTTI gli stimoli che ti colpiscono in ogni istante!
 
Immagina ora di passeggiare per strada, i tuoi occhi "vedono" le auto che passano, decine e decine di modelli diversi di auto, vedi decine e decine di visi di persone, vestiti e colori, vedi le insegne dei negozi e gli articoli che sono mostrati nelle vetrine...inoltre le tue orecchie "sentono" i suoni dei clacson, i rumori dei cantieri e delle persone che parlano...il tuo naso "sente" gli odori, la puzza di smog o i profumi che escono dai ristoranti o dalle case...nello stesso istante il tuo senso del tatto è a contatto continuo con i vestiti, le suole "sentono" le radici degli alberi a terra, le buche sull'asfalto e le mani toccando gli oggetti "sentono" le forme e le consistenze di ogni cosa.
Riesci a ricordare ogni singola cosa che è passata sotto i tuoi sensi?
OVVIAMENTE NO!
 
Se ti chiedessero di riportare alla mente quello che hai visto/udito/sentito, ovviamente con un po' di impegno qualcosa alla mente riusciresti a riportare: magari ti ha colpito la vista di un negozio nuovo o il rumore assordante di una moto sportiva che è passata sfrecciando a tutta velocità...ovviamente qualcosa di più importante la ricorderai.
 
Virginia Satir spiegò esattamente questo a Bandler e Grinder (vi ricordo, erano gli anni '70), e loro con questa consapevolezza ritornarono a studiare le registrazioni delle sedute terapeutiche della Satir.
Notarono immediatamente che i vari pazienti che si alternavano, sebbene tutti diversi per ceto sociale, carattere e cultura, tendevano ad utilizzare alcune frasi più spesso rispetto ad altre.
C'erano pazienti che quando descrivevano le loro azioni e i loro comportamenti, utilizzavano spesso modalità verbali del tipo: <<non ci vedevo più dalla rabbia>>, oppure <<non mi era chiaro quando mi disse questa cosa...>>, e ancora <<mi si illuminò il viso quando compresi che lei aveva parlato con...>>
Virginia Satir terapia
I verbi che utilizzavano queste persone, sebbene fossero persone diversissime fra loro, erano per la maggior parte di tipo "visivo", usavano infatti verbi che "richiamavano" il senso della vista, come "vedere", "chiaro", "illuminare", "prospettiva", "illustrami", ecc...
Andarono subito ad esaminare le altre registrazioni, e notarono allo stesso modo come altri tipi di persone utilizzassero verbi differenti, di tipo più "auditivo": <<non mi suona bene questo concetto>>, <<con lei non mi sento in sintonia>>, <<spiegamelo bene, parola per parola>>, e ancora <<fra i vari acquisiti che fece era il meno altisonante>>, e via così.
Queste persone, nel parlare comunemente, facevano ampio ricorso a verbi e sostantivi che richiamavano chiaramente significati auditivi: "suona", "sintonia", "altisonante", ecc..
 
A questo punto Bandler e Grinder vollero andare alla ricerca, immediatamente, di persone che utilizzassero anche verbi appartenenti agli altri 3 sensi, il tatto, il gusto e l'olfatto.
Con loro stupore notarono che effettivamente il restante delle interviste erano costituite da persone che utilizzavano i restanti 3 sensi ma notarono anche 2 aspetti, il primo era che queste persone erano tantissime, molto di più di quante fossero quelle "visive" e "auditive" e poi notarono che utilizzavano verbi che richiamavano gli altri 3 sensi, mischiandoli fra loro.
Chiamarono queste persone "cinestesiche" (da Kinesis =movimento e Aesthesis =insieme, tutt'uno), cioè persone che "fondevano" insieme i restanti 3 sensi.
 
In che senso "fondevano"?
Per comprenderlo dobbiamo fare assieme un'analisi fra le due lingue, l'Italiano e l'Inglese.
In Italiano il verbo "sentire" viene utilizzato per indicare sia l'azione svolta dall'orecchio, cioè dal senso dell'udito es.: <<ho sentito che mi chiamavi>>, sia per indicare una sensazione emotiva es.: <<non mi sentivo molto bene>>; inoltre il verbo "sentire" viene utilizzato effettivamente per indicare il senso dell'olfatto es.: <<era un odore che sentivo pungente>> e del gusto es.: <<era un sapore che sentivo simile al cioccolato>>, e ancora lo usiamo per indicare sensazioni tattili <<quel vestito lo sentivo troppo stretto>>.
In Inglese per l'udito si utilizza un verbo specifico, che è TO HEAR, che ha il solo significato di SENTIRE CON LE ORECCHIE.
Per tutte le altre sensazioni, si utilizza il verbo TO FEEL con il significato di PERCEPIRE in maniera non distinta, corrispondente al nostro vago "sentire" (es.: "He felt her hand on his shoulder"=lui sentì la sua mano sulla sua spalla, e "I felt hostility in his voice"=ho percepito ostilità nella sua voce, ecc...)
 
In inglese però "FEELINGS" sono anche gli STATI D'ANIMO!
Queste persone, nel loro parlare quotidiano, utilizzavano spesso frasi del tipo: <<ho cercato di scuoterla, dicendole questo..>>, <<fu una discussione animata>>, e ancora <<quell'aspetto mi sfuggiva di mente>> che sono tutti verbi/termini di "movimento" (scuotere, animato, sfuggire...), ma quelle stesse persone capitava che dicessero negli stessi discorsi: <<aveva l'odore di una persona per bene>>, <<ieri era molto acida!>>, o ancora <<quel suo comportamento mi pesava tanto...>>.
Decisero quindi di unire queste persone sotto la categoria, più ampia, dei Cinestesici.
rapport and influence representational systemsDurante i loro studi, vollero ulteriormente approfondire se tutte le persone tendevano a poter essere suddivise in queste tre categorie (VAK: Visive, Auditive e K=Cinestesiche).
Con loro grande stupore videro che effettivamente in ogni CONTESTO DIFFERENTE le persone TENDONO a PRIVILEGIARE l'utilizzo di un sistema sensoriale rispetto agli altri e di conseguenze utilizzano i verbi corrispondenti.
 
Ma perché il linguaggio della persona dovrebbe cambiare?
 
Perché la mente, durante l'ELABORAZIONE delle informazioni, le mette tutte insieme per creare un'unica RAPPRESENTAZIONE del fenomeno.
Se ti chiedessi di immaginare un ALBERO, sicuramente quell'albero che hai pensato sarebbe mentalmente diverso da un albero pensato da una persona diversa!
Ma ciò che accomuna ciascuna RAPPRESENTAZIONE mentale, ciò che hai SICURAMENTE visto, con gli occhi della TUA mente, è una FORMA e un COLORE (un albero più o meno verde, magari un pino o un salice o un cipresso, o una quercia, o anche un albero vago, inesistente, ecc), alcune persone potrebbero averlo pensato curvo, sotto l'effetto del vento, magari in una immagine STATICA o magari mentre si MUOVE, alcune persone lo potrebbero anche immaginare con degli UCCELLINI che cantano, ecc...)
 
Come avrai intuito da questo discorso, OGNI RAPPRESENTAZIONE MENTALE SI FORMA NELLA TUA MENTE SECONDO DELLE PRIORITÀ SENSORIALI CHE TI SONO PIÙ CONGENIALI.
Mica tutti lo vedono in movimento!
Mica tutti riescono a vederlo a colori, magari alcuni lo vedono in bianco e nero!
A volte, ma è più raro, alcune persone inseriscono anche dei suoni (fruscio dei rami e/o cinguettii)
Questo fenomeno accade perché fin da quando sei nato, il tuo cervello NON SI È SVILUPPATO IN MANIERA ARMONICA, ma durante le primissime esperienze di vita, l'AMBIENTE INTORNO A TE, ti ha SPECIALIZZATO nell'elaborazione di alcune informazioni piuttosto che in altre.
Pensa anche ai casi di eccellenza, sai cosa è l'ORECCHIO ARMONICO?
È la capacità dell'orecchio (in realtà della parte di cervello che elabora le informazioni auditive, cioè la Corteccia Uditiva Primaria), di capire e distinguere esattamente quale NOTA si sta suonando (DO, RE, MI FA, SOL, LA, SI), eccezionale vero?
È una caratteristica abbastanza comune fra i musicisti di alto livello.
Pensa alla capacità visiva di un pittore di saper riconoscere la TONALITÀ DI UN ROSSO, ad esempio, (esistono più di 30 tipologie di rosso per un pittore), per una persona comune al massimo c'è ROSSO INTENSO e ROSSO SPENTO :-)
 
Allo stesso modo nella scelta del linguaggio, il tuo cervello, in un millesimo di secondo, deve esaminare e decidere quali termini utilizzare in una frase; la tua mente sceglierà con maggiore frequenza esattamente quei termini che RISPECCHIANO I TUOI SENSI PIÙ INTENSI PRESENTI NELLE TUE RAPPRESENTAZIONI INTERNE!
 
Puoi capire che è come se fossero 3 linguaggi differenti, 3 vere e proprie lingue: l'Italiano Visivo, l'Italiano Auditivo, l'Italiano Cinestesico!
 
comunicazione saper comunicareSpesso quando le persone litigano, cercano di SPIEGARE LE PROPRIE RAPPRESENTAZIONI INTERNE secondo i propri schemi e si ASPETTANO che l'altra persona CONDIVIDA E COMPRENDA quella stessa esperienza NEL NOSTRO ESATTO MODO!
 
<<Ma come fai a non VEDERLA come la vedo io?>>
<<Diavolo! Come fai ad essere in DISACCORDO con me?>>
<<Come caspita fai a non PROVARE quello che provo io?>>
 
Pensa ora ad un dialogo fra un Visivo e un Cinestesico...
 
V: <<Quel film era bellissimo, hai visto che paesaggi?>>;
C: <<Insomma, non è che fosse proprio cosi intenso...>>;
V: <<Ma come fai a dirlo? dai, era cosi movimentato>>;
C: <<Be, se vuoi sentire la mia opinione, quel film mi ha trasmesso un senso di inquietudine...>>;
V: <<Si, ma hai notato come erano espressivi i visi degli attori?>>;
C: <<Sarà, ma il protagonista mi sembrava cosi altezzoso>>;
 
Ti è mai capitato di vivere o ascoltare un dialogo del genere? ;-)
Puoi comprendere ora che la persona V, essendo PRIORITARIAMENTE una persona "visiva", della stessa esperienza (STESSO film che hanno visto entrambi), gli è rimasto IMPRESSO tutta una serie di caratteristiche VISIVE, e ha tralasciato tutte le caratteristiche EMOTIVE che invece sono saltate all'occhio alla persona C.
L'esperienza è la stessa!
Anche la persona V, ha provato OVVIAMENTE delle emozioni, molto probabilmente le stesse che ha provato C, ma il SUO CERVELLO HA PRIORITARIAMENTE ELABORATO le informazioni visive, mentre il cervello della persona C ha PRIORITARIAMENTE ELABORATO le informazioni EMOTIVE (cinestesiche) del film.
 
Il più delle volte cerchiamo di IMPORRE la nostra VISIONE DEL MONDO agli altri, con cui ci relazioniamo, e ci arrabbiamo quando gli altri non ci comprendono perché hanno una rappresentazione diversa dalla nostra!
 
Non sarebbe più corretto COMPRENDERE PRIMA IL LINGUAGGIO DELL'ALTRO e ADEGUARE IL NOSTRO, AL SUO?
Sarebbe come andare in un paese straniero ed arrabbiarsi con le persone che vivono lì perché non comprendono il nostro italiano! ;-)
 
Ti voglio mostrare questi due video, realizzati con un semplice software per creare animazioni 
Per questa settimana abbiamo messo molta "carne a cuocere"...e la prossima settimana continueremo parlando di questo importantissimo studio, di Virginia Satir e del suo SEGRETO per portare i suoi pazienti ad un alto livello di sicurezza e fiducia.
Ti spiegherò cosa è l'EMPATIA e da cosa nasce ;-)
 
Spero che l'articolo di questa settimana ti abbia interessato e ti abbia fornito qualche spunto di auto-riflessione :-)
Se ti è piaciuto, inserisci un MI PIACE qui sotto insieme ad un tuo commento.
A presto :-)
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach